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Il lattosio è uno zucchero contenuto nel latte animale, per poterlo digerire è necessario che la lattasi, un enzima che si trova nell’intestino, funzioni in modo corretto per poter riuscire a scomporre e rendere correttamente digeribile il lattosio.
Il motivo, per cui si diventa intolleranti al lattosio, è legato alla perdita della corretta attività enzimatica della lattasi che porta ad una scorretta digestione del lattosio.
Ma un neonato può essere intollerante al lattosio? Come fare per accorgersene ed intervenire in modo efficace? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Neonati e intolleranza al lattosio
La lattasi è già presente, nell’intestino del feto, dalla ventitreesima settimana di gravidanza, e raggiunge il culmine della sua funzione, fino ai primi mesi di vita del neonato, cioè quando l’unico alimento del bambino, è il latte.
Nei neonati, l’intolleranza al lattosio, non è una condizione molto frequente e spesso è transitoria. Molti si domandano se questo tipo di intolleranza si possa manifestare anche in bimbi allattati al seno, purtroppo la risposta è sì, perché il lattosio è contenuto anche nel latte materno essendo anch’esso di origine animale.
Intolleranza al lattosio: sintomi nel neonato
Nel neonato i sintomi legati all’intolleranza al lattosio sono molto simili a quelli riscontrati negli adulti e si possono presentare da circa trenta minuti fino a due o tre ore dopo aver assunto il latte e, solitamente, l’intensità dipende dalla quantità di lattosio ingerito. I sintomi possono essere i seguenti: mal di pancia, gonfiore addominale, diarrea, flatulenza, vomito.
Bisogna inoltre ricordare che le feci del neonato, in presenza di intolleranza al lattosio, potrebbero emanare un odore acre e pungente questo è causato dall’acidità del lattosio che non è stato correttamente digerito.
Test intolleranza lattosio neonato
Come facciamo a capire se un neonato è intollerante al lattosio?
Solitamente il test che viene prescritto è “H2 breath test” questo test misura i livelli di idrogeno nel respiro prima e dopo aver ingeriti alimenti contenenti lattosio. Naturalmente un neonato non può essere collaborativo nell’esecuzione del test, in questi casi viene infatti prescritto un test delle feci.
L’esecuzione è molto semplice: bisognerà raccogliere un campione delle feci del bambino che sarà poi analizzato per misurarne l’acidità.
Latte artificiale senza lattosio per neonati: quale scegliere e come prepararlo
Se il risultato del test confermerà l’intolleranza al lattosio, bisognerà intervenire eliminando questo zucchero dall’alimentazione del bambino, si dovrà quindi smettere di allattarlo al seno o di dargli latte artificiale con lattosio.
Bisognerà procurarsi latte artificiale senza lattosio per neonati. In commercio possiamo trovare vari tipi di latte per neonato senza lattosio di ottima qualità, sono prodotti formulati in modo specifico per questa condizione, naturalmente si tratta di un tipo di “latte speciale” che è consigliabile somministrare solo dopo aver ascoltato il parere di un medico, questi prodotti contengono in genere: minerali, vitamine e proteine derivanti dalla crema di riso.
Per preparare il latte in polvere vi basterà seguire le istruzioni riportate sulla confezione, in generale bisogna ricordarsi di sterilizzare sempre il biberon tra una poppata e l’altra e utilizzare acqua intorno ai 50° centigradi in questo modo il latte in polvere si scioglierà correttamente, naturalmente bisognerà attendere che si raffreddi prima di somministralo.
Per scaldare il biberon si può usare il classico metodo della nonna: il pentolino a bagnomaria, oppure, scegliere un buon scaldabiberon.
Questo apparecchio, a differenza del pentolino, riesce a mantenere costante la temperatura del latte nel biberon questo è utile per evitare di dover preparare il latte in fretta quando il piccolo ha fame, lo scaldabiberon offre la possibilità di mantenere la temperature del latte a circa 37°.