Indice dei contenuti
Non riesci a capire cosa sia quel mal di pancia insistente che ti rende impossibili le giornate? Quel gonfiore e quelle fitte spaventose? Non sono sicuramente sintomi legamenti d’amore e tanto meno di malocchio, quanto con più probabilità i sintomi di un’intolleranza al lattosio. Per toglierti ogni dubbio puoi eliminare l’alimento per un periodo di tempo congruo e verificare gli effetti che sortisce tale privazione. Diversamente puoi fare le analisi che i medici prescrivono in questi casi. Ma chi risulta intollerante al lattosio deve davvero dire addio a latte e derivati? Scopriamolo.
Formaggi e latte di capra senza lattosio
Se in seguito a degli accertamenti risultassi positivo all’intolleranza al lattosio non dovrai necessariamente rinunciare a questo alimento. Se non vuoi arrenderti all’utilizzo dei latti vegetali, potrai provare con il latte di capra senza lattosio. Senza lattosio perché anche questo latte contiene il lattosio e quindi può darti gli stessi sintomi del latte vaccino. Certo, potresti assumere anche latte vaccino senza lattosio, tuttavia quello di capra è decisamente più digeribile e più ricco di diversi principi attivi.
Per prima cosa si tratta di un latte molto antico, munto da tempi remoti. Il latte di capra è tra i più simili a quello umano. Per tanto i formaggi caprini siano decisamente più leggeri rispetto a quelli fatti con il latte vaccino e possono essere assunti anche da persone che sono intolleranti al latte vaccino. Il formaggio di capra, tra le altre sue proprietà, non infiamma l’intestino e di conseguenza l’addome si sgonfia.
Sazia di più ha più nutrienti
Il latte di capra sazia molto di più del latte vaccino, contiene molto più ferro e al contempo risulta essere decisamente più magro. Basti pensare che le capre mangiano solitamente erbe, quelle d’alpeggio prevalentemente, e non mangiano invece cibi preparati industrialmente. Inoltre un altro motivo per preferirlo a quello vaccino sta nella sua preparazione: infatti il formaggio caprino fresco viene prodotto esclusivamente con latte crudo e per la spontanea coagulazione acida, in poche parole non viene utilizzato caglio. Si producono così anche una serie di batteri buoni che contribuiscono al corretto funzionamento del nostro intestino.
Quindi in buna sostanza chi risultasse intollerante al lattosio potrà comunque continuare a bere il latte purché privo dello zucchero che causa intolleranza. Chiaramente anche il latte caprino dovrà essere senza lattosio, e dovrà essere assunto in quantità non eccessive. Attenzione al gusto però perché non è esattamente uguale a quello vaccino. Si percepiscono note più acidule e forti, quindi ci vorrà qualche tempo per abituarsi al sapore.